10.11.13

OFFICINA DEL VINTAGE

Non è più roba da cantina o da soffitta impolverata, il vintage scende in piazza: è uscito dagli scatoloni per mostrarsi in tutta la sua delicata bellezza, una bellezza fatta di piccole cose e di cianfrusaglie incantevoli. Ma oggi, con il dilagare di festival tematici e con l'abuso dello stesso termine, cosa possiamo ancora definire vintage?

L'espressione deriva dal francese antico vendenge, che a sua volta deriva dalla parola latina vindēmia, indicante in senso generico vini d’annata, pregiati. In sintesi: siamo sempre i soliti e ci siamo ubriacati, ma ubriacati di malinconia a grandi sorsi, di ricordi che non potranno mai essere realmente nostri. Ci siamo ripetuti “si stava meglio, quando si stava peggio” anche se alcuni, quel peggio, nemmeno l’hanno vissuto, forse solamente sentito dire dai nonni, coi loro racconti dove i protagonisti che ritornano sono, in ordine, i fossi, i frutteti e le galline. Ci siamo vestiti come nostro zio, con il papillon, il panciotto, il maglione infeltrito, il calzino a vista sotto il sandalo di cuoio e tutti quei minimi dettagli che credevamo poter far la differenza, ma che, alla fine, abbiamo scorto solo noi. Ci siamo infilate dentro a vestitini a fantasia, floreali o tartan, come se fossimo fresche ragazzine di campagna, poi li abbiamo abbinati a una 2.55 di Chanel e a una bombetta Borsalino, creando cortocircuiti di epoche e di significato. Ci siamo comprati una vecchia Polaroid. Ci siamo seduti su una panchina del parco con un’Olivetti sulle ginocchia. Abbiamo persino provato a fumare una pipa, rinunciandoci subito, rassegnandoci a tenerla solo in bocca, un po’ così, spenta. Perché fa più vintage. Senza accorgercene, siamo finiti a vivere all'interno di un filtro Instagram ingiallito: la patina di nostalgia è scesa per sempre su di noi.

Pertanto non è più – o non è mai stata – una mera questione di moda, piuttosto un modo d’essere, di sentire, di guardare il vecchio in modo nuovo. Il vintage non è tendenza o controtendenza, non è sinonimo di pin up o hipsterismo, non è nemmeno travestimento, seppur ci regali abiti da favola, d’accozzare a piacimento, con il rischio di violarne la memoria. Il vintage è un enorme bacino di storie, la cui forza narrativa è in grado di superare i confini del tempo, di andare al di là dell’orlo di una gonna, per immergersi nelle stratificazioni del gusto, nella ricchezza di usi e costumi dimenticati. Passeggiare tra i mercatini dell’usato deve divenire un momento di ricerca, di scoperta, di mistero che si trasforma in meraviglia. Deve divenire un’occasione di confronto tra ciò che eravamo e ciò che siamo, al fine di migliorarci, non di rimpiangere. Il vintage non è uno stile, al massimo, una forma d’affetto, di amore per le piccole cose, un desiderio di ricostruire un mondo intimo e prezioso. Nei festival del vintage, come nei nostri armadi, non deve vincere l’accatasto o l’accumulo, ma devono vincere gli oggetti come singoli, quindi il valore che ognuno di essi ha avuto nel passato, nel mutarlo e nel condurlo fino noi. Noi qui, dentro al nostro filtro Instagram.



Ora sì che siamo pronti per immergerci, dal 22 al 24 Novembre 2013, nella primissima edizione del Festival OFFICINA DEL VINTAGE, presso gli Imbarcaderi del Castello Estense di FERRARA (http://goo.gl/kpZknA); un nuovo punto di riferimento in Italia per gli appassionati del genere, per suggerire un percorso di sostenibilità legato al riutilizzo di capi e accessori moda e favorire un approccio non convenzionale al vintage e al remake. I visitatori potranno elaborare uno stile personale grazie alla presenza di oltre venti selezionati espositori, provenienti da tutta Italia, in grado di indicare, consigliare e moltiplicare la curiosità e le passioni. Ci saranno capi e oggetti d’antan, ma anche nuove creazioni artigianali che rivisitano il costume del passato attraverso il presente: abiti, cappelli, occhiali, borse, scarpe, gioielli, oggetti di design, libri, manifesti pubblicitari e tanto altro. Ferrara sarà crocevia di mode e tendenze ricercate e originali. Un vero e proprio Festival ricco di eventi: incontri, presentazioni, spettacoli, concerti, show cooking, set fotografici a tema e sedute di hair styling. Per maggiori informazioni: www.officinadelvintage.it.